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Il volume ricostruisce la genesi e l'evoluzione del Novellino di Tommaso Guardati (1410-1475), più noto come Masuccio Salernitano: dalle prime novelle composte negli anni Cinquanta alla pubblicazione del libro nel 1476. Le dediche di Masuccio funzionano come uno specchio deformante che riflette un'immagine quasi sempre perturbante e poco lusinghiera del destinatario. La scoperta di questo originale meccanismo testuale getta nuova luce sui primi decenni della storia aragonese del Regno di Napoli, svelando i rapporti intrattenuti dalle novelle di Masuccio con le elegie di Pontano, gli epigrammi del Panormita, i dipinti di Colantonio e le splendide miniature della Commedia aragonese. E soprattutto essa consente di apprezzare meglio sia l'eccellenza letteraria, sia l'importanza storiografica dell'opera di Masuccio.